Esko Männikkö, fotografo finlandese amante della solitudine, in The Female Pike ha ritratto uomini che vivono oltre il Circolo Polare Artico, in fotografie sontuose che hanno fatto ricordare la pittura fiamminga per l’ambientazione e l’amore per i particolari. A qualcuno può forse ricordare il Boris Mikhailov di Case History, con una vena decisamente più dolce, ma ugualmente straziante. Männikkö fotografa persone come nature morte, e nature morte come tracce di persone svanite. E, come dice lui stesso, fotografa se stesso dentro questi soggetti, e le foto non sono prive di pietà ma di sentimentalismo, di autoindulgenza. Del resto, probabilmente, nessuno fotografa i particolari in quel modo se non amandoli in modo straziato.
Le sue serie successive non sono da meno. Qui un’intervista in occasione di una sua personale del 2015 a Reggio Emilia, di cui esiste anche un bel catalogo a prezzi accessibili. (Notare che si fa da solo anche le cornici).
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